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Potrebbe essere una mappa delle frottole come rimedio alle competenze a ogni costo. Un prontuario d'emergenza per coloro che continuano a vivere da visionari anonimi e che non userebbero mai munizionamento se non per uccidere la lingua italiana. Libro salvavita per chi ha voglia di stare a un passo di qua dal reale ma sapendo che di là si vede con gli occhi delle nebbie. Filo conduttore è la voce narrante di questo acrobata immobile che gioca con i temi più disparati tra racconti e riflessioni: la scuola come la vedono Edgar Morin e Massimo Recalcati, l'amore per le parole come lo sognano quelli che scappano dalla ragnatela del reale, il futuro spiegato al cane Ettore, tra arancini e Rebetiko, tra il western irpino di Capossela e i pugni di Jack LaMotta, tra salsicce, agnolotti e bagna càuda, fino ai dialoghi con il piccolo poeta Ludovico, tra notti insonni di certe estati in cui la luna ci tiene al guinzaglio e alcuni ricordi di famiglia che rimangono immortalati da un click come icona salvifica.